Trofeo Laigueglia 2021, assolo di Bauke Mollema! Egan Bernal vince la volata dei battuti, 5° Giulio Ciccone
Bauke Mollema conquista in solitaria il Trofeo Laigueglia 2021. Partito in contropiede nel corso del penultimo giro, il portacolori della Trek – Segafredo sfrutta al meglio la superiorità numerica nel gruppetto dei migliori selezionato da Egan Bernal sulla precedente ascesa di Colla Micheri. Il colombiano prova poi a rientrare sull’ultima salita, ma il vantaggio accumulato dal rivale si rivela incolmabile e il colombiano deve accontentarsi del secondo posto, battendo allo sprint un bel Mauri Vansevenant. Con loro anche Giulio Ciccone, meno brillante, un pimpante Clément Champoussin, con Mikel Landa poco dietro, staccato in uno sprint in cui non aveva chances.
La corsa è frizzante sin dalle prime fasi di corsa, con numerosi scatti che scuotono un gruppo sino a quel momento piuttosto tranquillo. I sorrisi visti sino a quel momento sotto il timido sole ligure si trasformano così rapidamente in sguardi intensi, con i primi trenta pianeggianti chilometri di corsa che scorrono veloci sotto le ruote del gruppo. Arrivando al primo strappo di giornata il gruppo è ben felice di lasciare spazio al tentativo di fuga che si forma, composto inizialmente da nove uomini. A Nicolas Edet (Cofidis), Mattia Bais (Androni-Sidermec), Knife Hailemichael (Delko), John Archibald (Eolo-Kometa), Mathias Vacek (Gazprom-Rusvelo), Raffaele Radice (MG.K Vis VPM), Davide Persico (Colpack-Ballan), Veljiko Stojnic e Alessandro Iacchi (Vini Zabù) si aggiungono rapidamente Nikita Stalnov (Astana-PremierTech) e Unai Cuadrado (Euskaltel-Euskadi), con il gruppo che poco dopo lascia partire anche Juri Hollmann (Movistar). Dopo pochi minuti si forma così una interessante dozzina di attaccanti, mentre alle loro spalle si prende tempo per rifiatare un poco.
Non ci vuole tuttavia molto prima che la Trek – Segafredo decida di mettersi in testa per tenere sotto controllo la corsa, fermando il ritardo intorno ai 3’45”. Le prime due salite di giornata vengono così affrontate in un clima di sorveglianza, con il distacco che oscilla costantemente intorno a quella cifra. Unica eccezione un momento di frazionamento che crea l’illusione di infuocare la corsa già a metà gara, ma dopo qualche chilometro di bagarre, i 50 uomini che formano il primo troncone rallentano e vengono ripresi dal gruppo, concedendo così nuovamente ai fuggitivi di allungare e recuperare un margine che torna intorno ai 3’30”, con la Movistar a controllare prima di entrare nel circuito conclusivo.
Da quel momento diventa soprattutto la Ineos-Grenadiers a dettare il ritmo, portando il distacco sotto i due minuti, davanti Persico e Salvietti perdono contatto. Al primo passaggio su Colla Micheri davanti restano soltanto Edet, il più brillante in salita, Bais, che traccia le traiettorie in discesa, e Hollmann. Ad accendere la miccia in gruppo è invece Mikel Landa (Bahrain-Victorious), che prova ad allungare guadagnando qualche secondo per poi proseguire in discesa con la prima parte del gruppo. Nel successivo tratto in falsopiano si muove anche Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), di nuovo insieme a Landa e anche a Carlos Rodriguez (Ineos-Grenadiers). Anche il loro tentativo tuttavia viene presto riassorbito, ma permette almeno di rientrare sulla fuga.
I continui attacchi in gruppo non hanno alcun effetto duraturo, almeno fino a quando Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) attacca nel penultimo giro assieme ad un brillante Clément Champoussin (Ag2r Citroën), unico a riuscire a seguirne la sfuriata. I due guadagnano qualche secondo in salita, ma vengono ripresi in discesa sull’azione combinata dei Trek, in un gruppo che comprende ancora un Landa decisamente a suo agio su un territorio che non manca di ricordare gli strappi della sua terra natìa.
Una volta ripresi gli attaccanti, Bauke Mollema (Trek-Segafredo) sceglie il momento giusto per partire e guadagna presto una quindicina di secondi, venendo protetto dal compagno di squadra Giulio Ciccone. Assieme all’abruzzese e ai due corridori ripresi, ovvero Bernal e Champoussin, ci sono ancora Mikel Landa (Bahrain-Victorious), Mauri Vansevenant (Deceuninck-QuickStep) e un Valentin Madouas (Groupama – FDJ) che rientra a fatica prima che si torni a salire verso Capo Mele, mentre non riesce a resistere a lungo il giovane Biniam Girmay (Delko).
Il neerlandese conquista rapidamente un piccolo gruzzolo che riesce a capitalizzare, resistendo all’ultima disperata sfuriata di Bernal sulla scalata finale di Colla Micheri. Il colombiano infatti non riesce ad avvicinarsi abbastanza per fare paura al leader, che ai piedi della salita si era presentato con oltre venti secondi di vantaggio. Bernal viene inoltre anche ripreso da uno splendido Champoussin, che porta con sé Landa e Vansevenant, prima che il basco rilanci con il solo francese capace di reggere. I due scollinano così con un ritardo di poco inferiore ai venti secondi dal battistrada, che tuttavia in discesa ritrova forza e coraggio, mentre alle sue spalle è Bernal a riportare sotto anche Ciccone e Vansevenant.
Il quintetto tuttavia non trova intesa in pianura, concedendo nuovo margine a Mollema, che invece pedala sulle ali dell’entusiasmo, imprendibile sino al traguardo, potendo permettersi di festeggiare con largo anticipo dopo aver superato indenne anche l’ultimo strappo verso Capo Mele. Vane alle sue spalle le azioni per cercare di anticipare ed evitare una volata in cui è Egan Bernal ad avere la meglio davanti a Vansevenant.
Risultato Trofeo Laigueglia 2021
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